Per conciliare i gusti di grandi e piccoli.Immaginate una domenica dopo aver mangiato di tutto e di più cosa mangiamo? un bel muffin al cacao accompagnato dal migliore amico di noi essere viventi il caffè..
Ed ecco la ricetta Ingredienti 300 gr farina 00 2 uova 200 gr olio di semi di girasole 150 gr zucchero 200 gr latte 40 gr cacao amaro 1 bustina vanillina 1 bustina lievito per dolci 1 pizzico sale
Procedimento Mettere nel boccale il latte 1 min 37 vel 1 Aggiungere olio, uova e zucchero 20 sec vel 4 Unire farina, cacao, vanillina, lievito e il sale 15 sec vel 5 Infornare a 180 forno statico per 15/20 min Fare la prova stecchino per la cottura
Sbucciare e affettare le mele in fettine non troppo spesse, cospargerle con il succo del limone e metterle da parte a macerare.
Mettere nel boccale lo zucchero e (a piacere) il succo di limone: 10 sec. vel. Turbo.
Aggiungere le uova, il burro, la farina, il latte, il lievito e un pizzico di sale: 30 sec. a vel. 7.
Aggiungere le mele messe da parte: 10 sec. vel. 1.
Versare l’impasto nello stampo imburrato e infarinato e cuocere in forno preriscaldato statico a 180° per 50 minuti circa.In più apparte quelle nell’impasto per fare sentire ancora di più la mela mettere sopra l’impasto a spicchi 3 mele come rappresenta la foto.
Controllare la cottura, sfornare e, a piacere, cospargere di zucchero a velo.
Preparare il caffè e metterlo da parte non deve essere troppo caldo sennò i savoiardi si spezzeranno.
Posizionare la farfalla e mettere nel boccale gli albumi e metà zucchero 3 minuti 37 gradi velocità 4.Mettere in frigo gli albumi montati a neve in una ciotola
Posizionare nuovamente la farfalla e mettere nel boccale vuoto anche sporco i tuorli e lo zucchero restante 4 minuti velocità 3.
Rimuovere la farfalla,assicurarsi che il boccale sia completamente freddo e aggiungere il mascarpone:20 secondi velocità 3.Versare il composto ottenuto nella ciotola con gli albumi e incorporare a mano dal basso verso l’alto molto delicatamente.Aggiungere il rum nel caffè o il latte a piacere e bagniamo i savoiardi facendo un primo strato nella pirofila.
Versare metà della crema e livellare bene,ripetere l’operazione per il secondo strato.
Cospargere con cacao amaro in polvere fino a ricoprire il secondo strato di crema.Fare riposare in frigo per almeno 4 ore io di solito lo faccio la sera per il giorno dopo.
Dopo un periodo di pausa dovuto all’ultimo periodo di gravidanza e il primo mese di vita di mia figlia sono tornata..ho pensato che se non si ha la voglia e lo spirito di fare una cosa e’ inutile farla perché non riesce mai bene..
Il quesito di oggi è:epidurale o no? Non mi aspettavo di arrivare a questo momento di scelta..ho sempre pensato :nooo io non lo farò mai e poi mai ,noi donne siamo nati per sopportare questo dolore perché dovrei farlo?di Nicole la mia prima figlia non l’ho voluta..
Mi sono dovuta ricredere dopo 3 ore di travaglio attivo c’era la vocina dell’ostretica che mi diceva:dai ti aiuterà ti farà riposare e partorirai con calma senza troppo dolore.. be’io l’ho fatta.
Ma per prima cosa parliamo di cos’è esattamente.
E’ un tipo di anestesia locale. Essa prevede che il medico anestesista inietti anestetici e antidolorifici a livello dello spazio epidurale della colonna vertebrale, ovvero in quello spazio che si trova tra la dura madre (una delle tre meningi) e il legamento giallo che ricopre la parte ossea interna del canale spinale. Grazie a questa tecnica, è possibile annullare la sensazione dolorosa a livello della parte inferiore del busto e degli arti inferiori, senza addormentare il paziente.
Molta gente guardando qualche commento su internet dice che fa’ male che poi ne risenti con la schiena, non riesci più ad alzarti dal letto tranquillamente, non riesci a fare le stesse cose che facevi prima, che è un dolore che persiste nel tempo.Secondo me, secondo mia personale opinione, si è vero che fa’ male ma è soprattutto il momento che ti inseriscono l’ago a non essere dei migliori perché nel frattempo hai la contrazione e ti dicono stia ferma immobile Signora, è più facile al dirsi che a farsi ma si tiene duro anche perché se non si sta fermi si rischia.
cosa si rischia a farla?
ipotensione: la più frequente. Legata all’effetto stesso degli anestetici;
forte mal di testa: si verifica in caso di accidentale danno alla dura madre;
senso di nausea e vomito;
dolore alla schiena;
prurito: legato alla combinazione di farmaci iniettati;
infezione nel sito di iniezione: anche a distanza di lungo tempo dalla procedura. Può avere conseguenze gravi, nel caso in cui vada a compromettere le radici dei nervi spinali, in quanto questo può provocare un danno neurologico che determina paraplegia;
ematoma epidurale. Complicanze gravi, come convulsioni, difficoltà respiratorie, danno neurologico permanente, paraplegia o morte, sono state valutate essere molto rare: hanno una incidenza che varia tra l’1-4 per 100.000 soggetti.
Quindi io per fortuna ho trovato un’anestesista bravissima che mi è riuscita a fare entrare l’ago subito e con 6 ore di travaglio e 2 dosi di epidurale mia figlia è nata senza complicazioni. Dopo l’epidurale mi sono proprio vissuta il parto con mio marito e la nascita non avendo dolori.
Alla domanda lo rifaresti cosa risponderesti?siii e non avrei aspettato 3 ore per farla , è vero che noi donne siamo nate per questo ma se si può soffrire di meno perché no?io lo consiglio non ho avuto tantissimo dolore dopo alla schiena a parte qualche volta ma mi è stata di grande aiuto.
In questo periodo non si trova tanto il pane o comunque non si può uscire ogni giorno secondo la legge quindi attiviamoci..
Ingredienti:
1 cubetto di lievito
350 grammi di acqua
un pizzico di zucchero semolato
60 grammi di olio extravergine di oliva
500 grammi di farina 00
300 grammi di farina manitoba
15 grammi di sale
Procedimento
Mettere nel boccale l’acqua e il lievito sbriciolato 2 minuti 37 gradi velocità 3
aggiungere lo zucchero e l’olio 10 secondi velocità 4
Aggiungere la farina e il sale 4 minuti velocità spiga
Nel caso in cui l’impasto risultasse poco omogeneo ed elastico proseguire ancora per un minuto
trasferire il composto in una ciotola capiente coprirlo con un canovaccio e farlo lievitare per un’ora e mezza
dopo ciò su una teglia ricoperta di carta forno formare le pagnotte della forma che si preferisce inciderle con una croce sopra e lasciarle lievitare per altri 30 minuti
riscaldare il forno e infornare per 20 minuti a 200 gradi (per me è un periodo approssimativo perchè lo controllavo spesso)controllare la doratura sia al di sopra che di sotto
Versare la panna e il latte in un tegame, porre sul fuoco a fiamma bassa, unire i formaggi fatti a pezzetti e il parmigiano grattugiato. Mescolare con un cucchiaio di legno finché i formaggi si siano sciolti completamente, dopodiché spegnere il fuoco ed aggiungere una spolverata di pepe.
Intanto mettete sul fuoco un tegame con l’acqua e un cucchiaio di sale. Appena bolle, cuocere la pasta e scolarla al dente.
Unire la pasta alla crema ai 4 formaggi e mantecare per bene tenendo la fiamma molto bassa.
Prendete una casseruola ben capiente e aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva, due spicchi d’aglio schiacciati con tutta la buccia, il rametto di rosmarino e tre foglie di alloro. Poggiate poi sopra tutti i pezzi di anatra.
Scaldate a fuoco vivo e fate rosolare l’anatra ben bene. Mescolate con un fochettone le varie parti di anatra facendo sì che tutte le superfici risultano ben rosolate. Incoperchiate e continuate la rosolatura per circa 10 minuti. Nel frattempo prendete le 4 arance e tagliate a meta. Lasciate una metà di arancia per tagliarla a grosse fettine, mentre le altre 7 metà spremetele con uno spremiagrumi.
Scoperchiate la casseruola e smorzate con il succo d’arancia. Aggiungete una presa di sale e questa volta senza coperchio, continuate la cottura per altri 5 minuti sempre a fuoco vivo. Mescolate bene i pezzi di arancia nel sugo d’arancia. Spegnete poi il fuoco.
Riscaldate il forno a 200°C e infornate la teglia con i pezzi di anatra all’arancia. Continuate la cottura per circa 15-20 minuti. Dovreste vedere via via i pezzi di anatra diventare sempre un po’ più dorati. Trascorso questo tempo, tirate fuori la teglia e aggiungete il sugo d’arancia che stava nella casseruola all’interno della teglia. Inoltre aggiungete anche le fette di arancia che avevate ottenuto dall’ultima metà.Infornate nuovamente sempre a 200°C e lasciate cuocere per altri 20-30 minuti.
Una volta che l’anatra all’arancia avrà assunto un bel colore ambra, toglietelo dal forno e cominciate ad impiattare.
Per preparare la pasta panna e funghi io ho utilizzato i funghi che vendono già puliti e tagliati, quindi ho proceduto solo nel lavarli.Mettiamo in un tegame capiente olio evo e lo spicchio di aglio, facciamo dorare questo, aggiungiamo i funghi, un poco di prezzemolo tritato, saliamo quindi portiamo a cottura i funghi con coperchio e fiamma media.
Una volta cotti i funghi, eliminiamo l’aglio, metà dei funghi li mettiamo nel boccale del mixer, aggiungiamo la panna da cucina, il latte ed il parmigiano grattugiato, a piacere se vogliamo altro prezzemolo.Tritiamo tutto per qualche secondo fino ad avere una crema.
Cuociamo la pasta in abbondante acqua salata, la scoliamo e la condiamo con la crema di funghi, mantechiamo per bene il tutto ed eccola pronta la nostra pasta panna e funghi.
Fatta oggi è piaciuta a tutti quindi buon appetito!!
Pasta 300 grammi (io ho usato della pasta mista che avevo in dispensa
Zucchine 3
Pancetta affumicata 200 grammi
Panna (io la faccio col Bimby non la compro da un pezzo) più o meno 250 grammi
Olio extravergine
Sale pepe
Prezzemolo
Cipolla mezza
Procedimento:
Tritate finemente mezza cipolla e rosolatela brevemente in una padella antiaderente con un filo di olio.
Lavate le zucchine spuntatele, tagliatele a rondelle fine fine. Aggiungete le zucchine alla cipolla e abbassate la fiamma. Proseguite la cottura per circa 10 minuti girandole abbastanza spesso, in modo che le zucchine si dorino su entrambi i lati. Salate e aggiungete una spolverata di pepe.
Trascorso il tempo, aggiungete anche la pancetta a cubetti o a striscioline e rosolatela insieme alle zucchine, sempre a fuoco basso
Nel frattempo, portate a bollore l’acqua per la pasta, salatela e lessate la pasta che più preferite. Ora il sugo di zucchine pancetta e panna è denso e avvolge qualsiasi tipo di pasta.
Pochi minuti prima che la pasta sia pronta, incorporate la panna al sugo di zucchine e pancetta. Regolate di sale e aggiungete del prezzemolo tritato
Appena la pasta è cotta al dente, scolatela e aggiungetela al sugo di condimento. Amalgamate il tutto e servite nei vari piatti.